Questi mille anni sono un lungo
periodo di ripristino del mondo paradisiaco che ha luogo sulla terra prima del
giudizio universale. Esso presenta tre caratteristiche:
Soppressione
dell’attività diabolica mondiale
Ripristino
del paradiso terrestre
3 Lungo
periodo di pace, limitato, prima del giudizio universale.
Teologi,
padri della Chiesa e mistici sul regno millenario
Il teologo, Jean Danièlou afferma
che la Chiesa aspetta un’era nella quale solamente i giusti rimarranno sulla
terra. L’avvento di un periodo intermedio in cui i risorti vivono sulla terra e
non sono ancora entrati e pervenuti nello stadio finale. (Es. Gesù risorto nei
40 giorni sulla terra).
La tradizione apostolica della
chiesa primitiva affermava la venuta del regno di Cristo con i giusti risorti
su una terra nuova liberata dal peccato dell’uomo.
Ireneo di Lione nei suoi scritti
parla di un regno dei giusti che cresce grazie alla manifestazione del Signore
e per mezzo di lui si abitueranno ad accogliere la gloria del Padre e
accoglieranno la convivenza con i santi angeli.
I rimasti si moltiplicheranno sulla
terra: sia quelli che troveranno nella carne ad attenderlo dopo la
tribolazione, sia quelli che Dio preparerà, prendendoli dai pagani.
La mistica Maria Valtorta nei
“quaderni del ‘43” dice: Dopo le guerre
tremende che Satana avrà portato sulla terra attraverso il suo Messo di
Tenebre, verrà il periodo della tregua…i miei doni saranno la vostra dolcezza,
non conoscerete la fame, le stragi, le calamità. La terrà sembrerà sorgere per
una seconda creazione, tutta nuova nei sentimenti che saranno di pace e
concordia tra i popoli e di pace fra cielo e terra (cfr. Is 65,17-25) perché
farò dilagare su di voi lo Spirito mio che vi penetrerà e vi darà la vita
soprannaturale dei decreti di Dio. Sarà il regno dello Spirito Santo quello che
voi chiedete nel Pater. Dopo verrà il regno senza confini, né di terra, né di
tempo, il regno eterno.
La beata Luisa Picarreta: Figlia diletta mia, voglio farti
sapere l'ordine della mia Provvidenza. Nel corso di ogni duemila anni ho
rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi
duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità,
dalla quale, come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli
stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia
Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo circa alla
fine del terzo duemila, e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo
scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione.
E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in me e come tutto io facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna cratura era rifatto da me e suggellato col mio Volere Divino.
E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in me e come tutto io facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna cratura era rifatto da me e suggellato col mio Volere Divino.
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