lunedì 6 maggio 2013

Apocalisse 12,13-18


v. 13 Quando il drago si vide precipitato sulla terra, si mise a perseguitare la donna che aveva partorito il figlio maschio v. 14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, perché volasse nel deserto verso il proprio rifugio, dove viene nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo, lontano dal serpente
E’ ripresentata l’aggressione del dragone contro la donna con maggiori particolari: Il Diavolo cerca di distruggere la Chiesa dei fedeli attraverso le persecuzioni.
Le due ali della grande aquila: qui si allude a Es. 19,4 in cui si dice che Dio condusse il suo popolo nel deserto portandolo su”ali d’aquila” segno della sua protezione.
Il deserto: in questo luogo i servi di Dio hanno trovato spesso rifugio e scampo (cfr. Es 15,22); come una volta il profeta Elia (1Re 17,3-4; 19,3-7) per il periodo di 1260 giorni.
nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente: l’espressione temporale che si trova in Dn 7,25 è un anno,due anni e la metà di un anno (3,5 anni) per indicare la persecuzione di Antioco Epifane. Il nutrimento per Israele era la manna per la Chiesa il pane eucaristico.

v. 15 Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acqua. v. 16 Ma la terra venne in soccorso alla donna: aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
Il serpente qui è presentato come un mostro marino che tenta di sommergere nel caos il progetto di Dio, attraverso menzogne, illusioni, eresie, tribolazioni e persecuzioni, ma vede fallire i suoi disegni contro la donna. Come nel deserto del Sinai la terra ingoiò quelli che si ribellavano contro Dio, così saranno annientate le forze demoniache nel loro assalto alla Chiesa. L’allusione all’evento del Mar Rosso risulta evidente (Es. 14).

v. 17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a fare guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che custodiscono i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù: Qui abbiamo l’estremo tentativo demoniaco contro il gruppo fedele che custodisce le leggi divine e confida nella salvezza messianica. Il resto della discendenza sembra alludere al profetico “seme santo”(cfr. Is. 6,13) che resta dopo le varie punizioni.

v. 18 E si appostò sulla spiaggia del mare: Giovanni indica il drago, pronto alla guerra, fermo sul segno del suo limite e della sua sconfitta (la spiaggia del mare che indica un limite alle onde del mare). Inoltre la spiaggia del mare richiama la discendenza ribelle di Abramo, quella parte di Israele che rifiuterà il progetto di Dio e si ergerà nella sua potenza anticristica per manifestare il massimo della sua gloria effimera e transitoria. Da Israele si costituirà la triade satanica con l’aiuto delle nazioni pagane. Infatti, il mare è simbolo delle nazioni sempre agitate, da cui sorgerà la Bestia dalle sette teste.



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