martedì 22 gennaio 2013

Apocalisse 4,8-11


v. 8 I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi:  gli esseri viventi con 6 ali, riprendono i serafini di Is.6,2 e stanno ad indicare la rapidità con cui obbediscono a Dio ed eseguono i suoi comandi.
giorno e notte non cessano di ripetere: è un simbolo per dire senza interruzione, segno dell’eternità.
Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!
Siamo in un contesto liturgico sia come luogo che come situazione; siamo in una liturgia celeste nella quale notiamo un ritmo ternario che sottolinea la perfezione di Dio. Il Trisaghion che cantano i quattro esseri viventi celebrano gli attributi essenziali della divinità: santità, onnipotenza ed eternità. Ma anche l’intervento di Dio nella storia con l’espressione Colui che viene.

v. 9 E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, v. 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono.
In questa celeste liturgia di adorazione e ringraziamento a Dio si riconosce l’eco delle solenni liturgie orientali descritte in Dn 2-3 e 7. Con il gesto di gettare le corone  i 24 anziani riconoscono la sovranità di Dio e la loro dipendenza da Lui. Tutto quello che sono lo devono solo a Dio. Il verbo adorare in greco προσκυνησουσιν significa salutare prostrandosi.

 v. 11 Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create.
Tu sei degno: con questa espressione cominciavano le solenni acclamazioni all’insediamento dell’imperatore romano che appariva come una divinità.
di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: la gloria in greco doxa suscita qui l’idea di uno splendore impressionante.
perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create: il mondo non è lasciato a se stesso, né è in mano a potenze antagoniste; esso viene dalla volontà di Dio che fa esistere e custodisce.  Il Dio che ha creato rimane fedele alla sua creazione, ne è il garante e il custode permanente.  Nonostante tutti i turbamenti della storia e le pretese dei potenti, il mondo non è abbandonato al caos, ma è tenuto saldamente in mano dal suo Creatore.

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