La settima tromba
15Il settimo angelo suonò la tromba e
nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano:
«Il regno del mondo
appartiene al Signore nostro e al suo Cristo:
egli regnerà nei secoli dei secoli».
appartiene al Signore nostro e al suo Cristo:
egli regnerà nei secoli dei secoli».
16Allora i ventiquattro anziani,
seduti sui loro seggi al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e
adorarono Dio dicendo:
17«Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri,
18perché hai preso in mano la tua grande potenza
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta la tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa
ai tuoi servi, i profeti, e ai santi,
e a quanti temono il tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra».
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri,
18perché hai preso in mano la tua grande potenza
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta la tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa
ai tuoi servi, i profeti, e ai santi,
e a quanti temono il tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra».
19Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e
apparve nel tempio l'arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci,
scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
v.
15 il settimo angelo suonò la tromba: Al Cap. 10,7 era stato predetto che al suono della settima tromba
si sarebbe compiuto il mistero di Dio e per questo vediamo ora che i santi
cominciano ad intonare due canti di trionfo. Il primo canto è un canto di
lode e di adorazione: Dio e Cristo hanno assunto
il mondo, cioè hanno ora una sovranità effettiva sul mondo,
fino ad ora usurpata da Satana.
e
nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: “il regno del mondo
appartiene al Signore nostro e al suo cristo: egli regnerà nei secoli dei
secoli”
Viene
proclamato il regno cosmico di Cristo. Nel
racconto delle tentazioni (Mt 4,8 ss) è il diavolo che offre i regni del mondo,
perché si proclama suo padrone. Egli infatti è chiamato il "principe del mondo"(Gv 14,30). Cristo con la sua
vittoria, gli strappa il potere che ha sul mondo (che
il demonio aveva usurpato) e afferma, realizza e rende piena la regalità di Dio
e dell’Agnello sul mondo, qui
sulla terra. La 7ª tromba (vv.
15-19) annunzia l’ultima catastrofe che distruggerà il regno di Satana e
stabilirà definitivamente il regno di Gesù Cristo. La Chiesa dovrà ancora subire
persecuzioni, ma la vittoria è cominciata e quando sarà terminata, un nuovo canto risuonerà sulle labbra dei santi (cfr. Ap 19,1 ss). C) Il regno di questo
mondo, su cui imperversava Satana, è diventato regno del Signor nostro: vale a
dire che sono vinti completamente il demonio e tutti i nemici di Dio, secondo
la promessa (Sal 2,7).
v.
16 allora 124 vegliardi seduti sui loro troni al cospetto di Dio, si
prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo: v. 17 "noi ti rendiamo grazie,
signore Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai messo mano alla tua
grande potenza, e hai instaurato il tuo regno: Alla proclamazione oggettiva della
Signoria di Dio e dell’Agnello, risponde la preghiera di ringraziamento dei
Vegliardi. Mentre in Ap 1,4.8 e Ap 4,8 si dice: "che sei, che eri e che
vieni", ora nel versetto 17 non aggiungono più "che vieni"
perché Dio è venuto, si è reso presente, la profezia si è compiuta."Hai
instaurato il tuo regno" letteralmente significa: ti sei rimesso a regnare.
v. 18 le genti fremettero: Nel libro del profeta Isaia si legge:
"Solo nel Signore si trovano vittoria e potenza!. Verso di lui verranno
coperti di vergogna, quanti fremevano d’ira contro di lui. Nel Signore saranno
vittoriosi e si glorieranno tutti i credenti di Israele" (Is 45,24-25). B)
"Fremettero" cioè si
sono adirate, contro la Chiesa, (si vuoi indicare la collera delle nazioni)
opponendosi allo stabilimento del tuo Regno.
ma
è giunta l’ora della tua ira, il tempo di giudicare i morti: L’amore di Dio è diventato insipido per
gli uomini, anche dopo la Croce di Cristo, e nel loro egoismo essi non sanno
che farsene. Così è necessaria, solo come medicina, l’ira di Dio: solo essa può
scuotere gli uomini insensibili, duri e idolatri.
il tempo di giudicare i morti: Quali morti? La preghiera dei santi,
esaudita da Dio, si riferisce a coloro che hanno sposato l’iniquità e hanno fatto il
male sulla terra, e che sono ancora sulla terra. A nostro avviso sono questi i morti che devono essere giudicati e contro
cui si afferma che è giunta l’ora dell’ira di Dio. Infatti subito dopo si
chiede a Dio di "annientare coloro che distruggono la terra": il
verbo usato da Giovanni "annientare" ("distruggere"), in
greco "diaphtherio" ha un valore che implica effetti sul piano reale
e anche fisico!
di
dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai santi e a quanti temono il
tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra.
I servi di Dio: 1) prima i profeti, 2) poi i santi; 3) infine quanti
temono il nome di Dio.
piccoli e grandi: a
seconda della loro fedeltà ai doni di Dio
il tempo di distruggere coloro che
distruggono la terra:
coloro che hanno corrotto moralmente gli abitanti della terra, riempiendola di
peccati e attirando così su di essa la rovina".La terra oggetto di
distruzione dovrebbe essere quella d’Israele. I suoi distruttori/corruttori
dovrebbero essere i gentili e i falsi giudei. In 1 Cor 3,17 leggiamo: "Se
qualcuno distrugge il tempio di Dio, Dio lo distruggerà". Se si decide di
annientare coloro che distruggono la terra, evidentemente la terra è ancora ben esistente
e allora non siamo alla fine del mondo.
v. 19 allora si aprì il Tempio di Dio nel cielo e apparve nel santuario l’arca
dell’alleanza.
L’attenzione si sposta sul tempio celeste.
In Es 25 si ripete più volte che l’Arca e la tenda devono essere realizzate sul
modello del prototipo celeste rivelato da Dio. Vengono menzionate solo l’Arca e
la tenda perché esse esprimono, meglio di ogni altra parte del Tempio, le
finalità del tempio: Dio vuole stringere un’alleanza con gli uomini,
incontrarli, stare con loro. L’Arca
dell’Alleanza - per tanto tempo nascosta - diviene visibile. Essa era il
simbolo del patto di Dio col suo popolo, della Sua perfetta ed intima comunione
col suo popolo: ora essa è resa del tutto visibile. La sua ricomparsa - nel
cielo - è segno innanzitutto che questo patto è ora restaurato tra Dio e gli
uomini. Il nuovo patto di grazia è pienamente realizzato nei cuori e nella vita
dei figli di Dio. L’apparizione dell’Arca dell’Alleanza nel tempio celeste indica che il tempo messianico della restaurazione è venuto. Infatti si
legge in Atti: “Venutisi
a trovare insieme domandarono a Gesù: Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno d’Israele?. Ma egli rispose: "Non spetta
a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua
scelta"» (Atti 1,6-7). L’era messianica sarà descritta nel
millennio (Ap 20,4) e nella nuova Gerusalemme (Ap 21-22).
ne
seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine
L’Arca
"ha un duplice aspetto, di salvezza per i fedeli e di distruzione per i
distruttori della terra. Quest’ultima dimensione è sottolineata dall’ultimo
elemento della serie, la "grandine grande" che abbiamo già incontrato
in Ap 8,7. Per i cattivi questa stessa Arca è simbolo d’ira. Le folgori, le
grida, i terremoti sono i segni precursori delle vendette e dei giudizi
imminenti che Dio sta per far cadere su tutti gli empi. Mentre solo le folgori,
le voci e gli scoppi di tuono, possono essere fenomeni che accompagnano le
manifestazioni divine, qui, il terremoto e la tempesta di grandine fanno capire
che non si tratta di una manifestazione...gioiosa.
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