GIOVANNI
ALLE SETTE CHIESE DELL'ASIA MINORE
In queste sette lettere troviamo un unico grande messaggio articolato in
sette parti. Esse sono costruite con lo stesso schema:
v
Cristo si presenta come Colui che è e che ha
v
Viene presentato un giudizio sulla singola chiesa positivo e negativo
v
Esortazione particolare (ricorda, non temere, ravvediti..)
v
Esortazione generale: Chi ha orecchi intenda…
v
Promessa di un dono in prospettiva escatologica (a chi vince daro’…)
Alla Chiesa
di Efeso
1 All'angelo della Chiesa che è
a Èfeso scrivi:
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. 2Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. 3Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.4Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. 5Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto. 6Tuttavia hai questo di buono: tu detesti le opere dei nicolaìti, che anch'io detesto. 7Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. 2Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. 3Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.4Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. 5Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto. 6Tuttavia hai questo di buono: tu detesti le opere dei nicolaìti, che anch'io detesto. 7Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.
v.1 All'angelo
della Chiesa che è a Èfeso scrivi:
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro.
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro.
All’angelo
della Chiesa: al vescovo
della chiesa, il vescovo rappresenta tutta la chiesa. Egli ha il compito di
annunciare il messaggio del Vangelo a tutta la comunità e sorvegliare su di
essa.
Efeso: la città più importante della provincia
romana d’Asia, custodiva il Tempio della dea Artemide ed era conosciuta per la
diffusione dei culti magici. Secondo la tradizione antica fu la sede
dell’apostolo Giovanni e della sua comunità. La città fu tormentato da
deviazioni sincretiste che confondevano tradizioni giudaiche, credenze
cristiane e usanze pagane. Efeso è la comunità fondata da Paolo (Atti 19) e
Timoteo la curò per suo incarico(1Tim. 1,3).
Colui che
tiene le sette stelle nella sua destra: il Risorto è colui che opera con forza e costituisce
il centro di questa chiesa che la protegge con la sua potenza (destra).
cammina in mezzo
ai sette candelabri d'oro: Gesù è il principio dinamico (cammina in mezzo) della loro vita. Questo
camminare del Cristo in mezzo evoca la passeggiata di Dio nel giardino
dell’Eden mentre Adamo ed Eva si nascondono.
v. 2 Conosco
le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare
i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e
li hai trovati bugiardi.
Conosco
le tue opere: Il Signore conosce la vita di questa
comunità, in particolare del suo responsabile.
la
tua fatica e perseveranza per cui non
puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e
non lo sono, e li hai trovati bugiardi: la comunità giovannea sperimenta la
resistenza alla divisione interna e alla falsità di alcuni apostoli. Giovanni
esorta la comunità a non cedere alle tentazioni del sincretismo religioso.
L’insegnamento di Cristo era divenuto una sorta di Platonismo per le masse.
v. 3 Sei
perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti: la capacità
di perseveranza e sopportazione degli Efesini è dovuta dalla potenza del nome
di Gesù, dall’amore verso Gesù.
Ho però da
rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. v. 5 Ricorda dunque da
dove sei caduto,
Tuttavia l’amore che ora
sperimentano non è più come prima, la comunità non mantiene vivo in sé quello
spirito che tutto anima, non si nota più quell’intensità dei primi tempi che
rende visibile la propria unione con il Signore. Sembra che siano penetrati nel
suo interno la vanità e il desiderio di affermarsi. Questo tradimento genera
una caduta profonda, il termine caduto in greco viene dalla radice pepto che significa fallito,sconfitto,caduto
in errore, esprime un corpo caduto quando è stato ucciso.
convèrtiti e
compi le opere di prima: convertiti da greco metanoia cambia il tuo pensiero, al tua mentalità e ritornerai
operare come in principio di modo che le tue azioni siano di nuovo espressione
del mio amore.
Se invece
non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto: Se la
comunità non si converte Cristo verrà per il giudizio tagliandola fuori dalla
comunione liturgica. Efeso perderà il rango di metropoli religiosa.
Questi versetti richiamano la caduta
originale, la prima tappa della storia umana: la perdita dell’amore originale e
la colpa dell’umanità.
v. 6
Tuttavia hai questo di buono: tu detesti le opere dei nicolaìti, che anch'io
detesto.
Dopo l’ammonimento segue subito un
incoraggiamento, il Signore disprezza l’opera dei nicolaiti che mangiavano le carni immolate agli idoli e praticavano
la prostituzione. Sembra che questi cristiani erano scesi a compromesso con le
abitudini religiose del mondo greco-romano.
v. 7 Chi ha
orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: si richiama
l’attenzione e si sottolinea l’indispensabile partecipazione dell’ascoltatore
che deve intendere e interpretare i segni che gli vengono presentati. Lo
Spirito santo interpella e muove la comunità ad ascoltare la sua parola e a
riconoscere l’opera di Cristo.
Al vincitore
darò da mangiare dall'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio
La vita cristiana è una lotta, chi
la sa affrontare avrà il premio che è la vita eterna, colui che accoglie la
vittoria di Cristo sul peccato e collabora alla sua opera può entrare
nell’amicizia piena con Dio e quindi avrà libero acceso all’albero della vita
simboleggiato dal giardino (Ap.22,2).
Alla Chiesa
di Smirne
All'angelo della Chiesa che è a Smirne scrivi: «Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto
ed è tornato alla vita. 9Conosco
la tua tribolazione, la tua povertà - eppure sei ricco - e la bestemmia da
parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma sono sinagoga di
Satana. 10Non temere
ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in
carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni.
Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. 11Chi ha orecchi, ascolti
ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Il vincitore non sarà colpito dalla seconda
morte».
v.8 All'angelo della
Chiesa che è a Smirne scrivi: la
città di Smirne, l’antica capitale della Lidia, fiorente città commerciale di
mare, situata a 80 Km più a nord di Efeso, era sede di una importante colonia
giudaica; conobbe casi di violenta ostilità contro i cristiani come è descritto
nel martirio di san Policarpo[1]
Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato
alla vita: Il Cristo si presenta
con gli stessi attributi usati al capitolo 1 nel quale si evidenzia la realtà
della vita attraverso la morte.
v. 9 Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - eppure sei
ricco - e la bestemmia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo
sono, ma sono sinagoga di Satana.
La
Chiesa si presenta in una situazione di povertà e sofferenza, ma questo stato
di indigenza materiale nasconde una preziosa ricchezza spirituale. Sembra che
la comunità si sia scontrata con la forte comunità giudaica e ne stia
sopportando gravi conseguenze. Con la pretesa di difendere le tradizioni
giudaiche, alcuni sono diventati strumenti di Satana(in ebraico l’oppositore,
in greco calunniatore, falso accusatore) in opinione contraria al Cristo.
v. 10 Non temere ciò che stai per soffrire: ecco,
il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e
avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò
la corona della vita.
Qui si
evoca la seconda tappa della storia della salvezza, l’esperienza dell’esodo. In
questo caso sono i giudei che si fanno oppressori dei cristiani, tuttavia la
breve durata della persecuzione (10 giorni) e la fede dei seguaci di Cristo
fino al punto di rischiare la morte, fa sperare al dono della vita eterna che
incorona i vincitori fedeli.
v.11 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle
Chiese. Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte: il cristiano che rimane fedele, capace di seguire il Cristo
con costanza e coerenza sfuggirà alla “seconda morte”[2].
Nessun commento:
Posta un commento