lunedì 18 aprile 2016

Gesù Cristo, il Veniente

L'Apocalisse rivela il Veniente

 “grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene”(Ap 1,4)
Ecco, viene con le nubi..(Ap 1,7)
“Ecco, io vengo presto..(Ap 22,12)
“Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù” (Ap 22,20)

In questi  versetti dell’Apocalisse si annuncia la venuta di Gesù nella gloria, il verbo ebraico utilizzato per esprimere il venire in questi versetti è ba, formata dalla seconda e dalla prima lettera dell’alfabeto ebraico. La lettera bet rappresenta la casa, la creazione, posta prima della lettera alef che indica la divinità, l’unità.

Il verbo ba si riferisce al futuro, tempo in cui la creazione raggiungerà il Padre, in cui noi riceveremo la corona dello Sposo, simbolo del matrimonio, tempo del compimento.
L’annuncio della venuta (ba) di Gesù nella gloria, non è altro che la casa (bet) del Padre (alef) che viene incontro ai suoi figli che mediante un continuo movimento  di conversione, fanno ritorno alla casa del Padre (ab).

La Chiesa, Sposa di Cristo, annunciando la venuta dello Sposo invoca da Dio la grazia  della trasfigurazione per tutta la creazione (bet) che attende la redenzione dei figli di Dio, i quali riceveranno la corona (alef) di gloria e saranno identificati con lo Sposo divino.

Prima del ritorno di Gesù nella gloria, è necessario che molti si convertano a Dio mediante la venuta del Figlio che viene ad abitare in chi apre la casa (bet) del suo cuore allo Spirito Santo. Infatti, verso il compimento della storia il popolo d’Israele accoglierà la salvezza di Gesù Cristo (cfr Rm11) e sarà uno dei segni che Gesù sta per tornare nella gloria.


Allora, la parusia di Gesù riguarda soprattutto noi, quando ogni uomo avrà fatto vivere in lui il Veniente (ba) e noi saremo trasformati in Gesù, che vive nella casa di Dio (ba) nell’attesa che la sua Sposa giunga per le nozze.